Nel nostro fablab, ci impegniamo a trasformare le idee in realtà tangibili, soprattutto quando si tratta di recuperare e dare nuova vita agli oggetti. Recentemente abbiamo avuto l’opportunità di restaurare una lampada d’epoca che aveva perso un componente fondamentale. La sfida non era solo funzionale, ma anche estetica: la lampada doveva riacquistare la sua forma originale mantenendo l’integrità. Grazie alle tecniche di digital fabrication, siamo riusciti a creare il pezzo mancante e a completare il restauro, dimostrando quanto la tecnologia possa fare la differenza in un’ottica di sostenibilità e preservazione del design.
Analisi della Lampada: Come Approcciare il Restauro di un Pezzo
Il primo passo è stato analizzare la lampada, studiando sia il design che i materiali originali. Abbiamo capito subito che il pezzo mancante, una piccola parte decorativa, non poteva essere semplicemente sostituito con un componente qualunque. Era essenziale riprodurre una replica che fosse il più fedele possibile all’originale, sia per mantenere l’estetica che per garantire la stabilità della struttura.
La Scannerizzazione 3D: Digitalizzazione del Modello
Per ottenere una copia fedele, abbiamo utilizzato uno scanner 3D ad alta risoluzione. Scannerizzare la lampada è stato un passaggio fondamentale: il modello tridimensionale digitale ci ha permesso di analizzare ogni dettaglio del pezzo mancante, ottenendo dati preziosi sulle proporzioni, sui contorni e sul volume del componente rotto.
Grazie a questo processo, non solo abbiamo acquisito un modello della lampada completo e dettagliato, ma abbiamo anche potuto lavorare con precisione nella ricostruzione del pezzo, riducendo al minimo il margine di errore.

Modellazione 3D: Progettare il Pezzo Mancante
Dopo aver raccolto tutti i dati, siamo passati alla fase di modellazione 3D. Utilizzando un software CAD avanzato, abbiamo lavorato per creare una replica digitale del pezzo mancante, adattandola esattamente alle misure ricavate dalla scansione. La modellazione ha richiesto molta attenzione ai dettagli per ottenere un design che fosse armonioso e rispettasse la simmetria e le proporzioni originali.
Questa fase è stata anche un’occasione per riflettere sull’innovazione della digital fabrication: grazie a queste tecnologie, siamo in grado di intervenire su pezzi delicati e complessi senza danneggiare ulteriormente la struttura originale.
Stampa 3D: Creazione del Pezzo di Ricambio
Una volta conclusa la modellazione, abbiamo avviato la stampa 3D del pezzo ricostruito. Per il materiale, abbiamo optato per un filamento resistente che, una volta post-prodotto, avrebbe riprodotto l’aspetto e la consistenza dell’originale. La stampa ha richiesto alcune ore, ma il risultato è stato soddisfacente: il componente risultante era compatibile con il design della lampada e aveva una buona robustezza.
Post-Produzione: Finitura e Assemblaggio
La fase finale ha riguardato la post-produzione. Abbiamo levigato il pezzo per ottenere una superficie liscia e uniforme, in modo che si integrasse alla perfezione con la lampada. Abbiamo applicato una vernice specifica per riprodurre il colore originale e creare una finitura che rispettasse l’estetica del pezzo antico.
Infine, abbiamo incollato il pezzo ricostruito alla lampada, completando il restauro. Il risultato è stato un restauro discreto e funzionale: la lampada ha recuperato la sua integrità estetica e strutturale, con un impatto visivo praticamente impercettibile.

Digital Fabrication e Sostenibilità: Riflessioni sul Caso Studio
Questa esperienza ci ha insegnato quanto la digital fabrication possa essere uno strumento potente per la sostenibilità. Restaurare un oggetto significa ridurre gli sprechi e prolungare la vita degli oggetti, evitando che finiscano tra i rifiuti. Utilizzando materiali eco-friendly e processi digitali, siamo riusciti a ridare vita a una lampada d’epoca, rispettando il design originale e limitando l’impatto ambientale.
Grazie a questa tecnologia, la digital fabrication si dimostra fondamentale per preservare il patrimonio artistico e per sostenere l’economia circolare, consentendo al contempo di intervenire con precisione su manufatti storici senza comprometterne l’integrità.